La consulenza su cripto-attività nella proposta di regolamento europeo MiCA tra presunte equivalenze e distonie normative con Mifid 2

di Maria-Teresa Paracampo -

La proposta di regolamento europeo sui mercati delle cripto-attività, nell’affrontare un tema a lungo discusso quale parte integrante della Finanza Digitale, dedica parte del corpus normativo alla prestazione dei servizi, riservando a ciascuno uno statuto speciale, modellato sul benchmark offerto da Mifid 2. Le disposizioni della proposta di regolamento sollevano però molteplici interrogativi sia con riguardo all’effettivo ambito di applicazione,

sia sui possibili rapporti tra la disciplina offerta e quella dettata da Mifid 2. E tanto alla luce della presunzione di equivalenza operata in via preliminare dal legislatore con riferimento ai servizi per le cripto-attività rispetto a quelli già disciplinati da Mifid 2.

Le problematiche appaiono poi amplificate in relazione allo statuto previsto per il servizio di consulenza su cripto-attività che, se per un verso si presenta come una nuova frontiera nel panorama consulenziale, per altro verso si connota per diverse distonie regolamentari rispetto al modello codificato da Mifid 2. Inevitabili sono i riflessi sul versante della protezione del cliente che – qualora il testo non fosse modificato sul punto – potrebbe risultare “esposto” ad un sistema meno stringente ed inversamente proporzionale rispetto alla dichiarata rischiosità delle cripto-attività.

The proposal for an EU regulation on Markets in Crypto-assets, dealing with a topic discussed at great length as an integral part of Digital Finance, dedicates part of the regulatory corpus to the provision of services, reserving a special statute to each of them based on the model of the benchmark offered by Mifid 2.

The dispositions of the proposal for a regulation raise many questions both on the effective field of application and on the possible relationships between the system of rules offered and that provided by Mifid 2. This is true also in the light of the presumption of equivalence made in advance by the legislator with reference to crypto-asset services instead of those already regulated by Mifid 2.

The issues seem amplified in relation to the statute foreseen for the advisory services on crypto-assets that if, on one hand, it is a new frontier in the advisory fields, on the other, it is characterized by regulatory differences compared to the model codified by Mifid 2. The implications on the client protection are inevitable and – if the text were not modified on that point – it could be “exposed” to a less stringent and inversely proportional system compared to the declared risk associated with crypto-assets.