La “liquidazione ordinaria” degli intermediari bancari e finanziari

di Sido Bonfatti -

Si deve ritenere pacifica la conclusione che anche gli intermediari finanziari, bancari o non bancari, possano deliberare l’apertura della procedura di liquidazione volontaria (o “ liquidazione ordinaria “) dell’ente.

La disciplina non è peraltro identica per i due generi di intermediari finanziari.

Per le banche è previsto, sintetizzando (art. 96-quinquies, t.u.b.):

1) l’obbligo della banca di informare “tempestivamente” la Banca d’Italia dell’intenzione di deliberare la “liquidazione ordinaria”;

2) il divieto di iscrizione nel Registro delle Imprese della delibera relativa, in mancanza di autorizzazione della Banca d’Italia; 

3) la successiva decadenza dall’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria 

4) la permanenza dei poteri delle autorità creditizie.

Per gli intermediari finanziari diversi dalle banche non è riprodotta la disciplina dettata per queste ultime, e ciò pone una serie di interrogativi:

1) se l’intermediario finanziario non bancario possa deliberare la liquidazione volontaria; 

2) se l’intermediario in liquidazione volontaria “decada” dalle autorizzazioni allo svolgimento di servizi od attività finanziare; 

3) se l’intermediario in liquidazione volontaria rimanga soggetto alla vigilanza delle Autorità creditizie.

Si conclude che il primo ed il terzo dubbio debbano ricevere risposta positiva; il secondo, invece, risposta negativa.

The conclusion that financial intermediaries, banking or non-banking, may also resolve to open voluntary winding-up proceedings (or “ordinary winding up”) is correct and reasonable.

The procedure is not the same for the two kinds of financial intermediaries.

In summary (art. 96-quinquies of the Consolidated Banking Act), banks are:

1) required to “promptly” inform the Bank of Italy about the decision to carry out the “ordinary winding up”;

2) requested not to enrol in the Company Register the adopted resolution without prior authorization from the Bank of Italy;

3) subject to the subsequent expiry of the banking license;

4) still subject to the powers of credit authorities.

Financial intermediaries other than banks are subject to a different regulation and this raises a series of questions:

1) Is the financial non-banking intermediary entitled to resolve a voluntary winding up?

2) Does the authorizations to carry out services or financial activities “lapse” for an intermediary in volutary liquidation?

3) Is the intermediary in voluntary liquidation still subject to the supervision of the credit authorities?

In conclusion the first and third doubt should receive a positive answer, the second a negative one.