L’esercizio di stress test climatici tra esigenze di stabilità finanziaria e attuazione della politica climatica europea

di Gianni Capobianco -

Nel processo volto alla progressiva decarbonizzazione dell’economia, in attuazione della strategia climatica intrapresa dall’Unione europea per tradurre gli ambiziosi obiettivi fissati dalla Comunità internazionale a partire dall’Accordo di Parigi, le banche vedono assegnarsi un ruolo trainante nel processo di transizione risultando, al contempo, destinatarie di nuovi rischi capaci di porre in pericolo la stessa stabilità finanziaria e connessi alla imponderabile discrezionalità delle scelte del decisore politico. In tale contesto vanno collocati i recenti esercizi di stress test sui rischi climatici condotti dalle principali banche centrali mondiali, tra cui la Banca centrale europea, con l’obiettivo di analizzare, in chiave esplorativa, il grado di vulnerabilità delle banche significative vigilate in ipotetici scenari di rischio connessi a diversi stadi di attuazione delle politiche climatiche nell’immediato futuro, i cui primi risultati lasciano emergere una forte inadeguatezza della normativa sull’informativa non finanziaria delle imprese pur presentando profili di sicuro interesse sul piano della gestione di potenziali crisi bancarie. 

In the process aimed at the progressive decarbonisation of the economy, in implementation of the climate strategy undertaken by the European Union to translate the ambitious objectives set by the international community starting with the Paris agreement, banks are assigned a leading role in the transition process, while at the same time being the recipients of new risks capable of jeopardising financial stability itself and connected to the imponderable discretionary nature of the choices made by political decision-makers. This is the context of the recent stress tests on climate risks conducted by the world’s main central banks, including the European Central Bank, with the aim of analysing, in an exploratory key, the degree of vulnerability of significant supervised banks in hypothetical risk scenarios connected to different stages of implementation of climate policies in the immediate future, the initial results of which reveal a strong inadequacy of the regulations on non-financial corporate disclosure, although they present profiles of certain interest in terms of the management of potential banking crises.